Susanne Kutter
Dal 9 marzo al 5 maggio 2023
Il nuovo lavoro di Susanne Kutter, pensato e realizzato appositamente per lo spazio milanese della galleria, si svolge come un’unica installazione intorno al tema della precarietà della visione. Cosa ci spinge fin da piccoli a separare noi e il mondo? Con quali meccanismi percettivi distinguiamo l’altro da sé? E infine, come e in che termini possiamo sottrarci a questa legge naturale e pensare di mimetizzarci fino a far quasi sparire le tracce della nostra presenza?
Nell’età adulta la creatività artistica è uno di questi momenti, in cui il gioco tra soggetto e oggetto appare fuso e coeso. Ma è anche nella precarietà del vivere che ci circonda che l’artista ritrova quel filo originario. Le strutture precarie dei senza tetto, i rifugi da loro costruiti in cui si riparano, il loro vedere senza essere visti, la loro condizione umana permette all’artista tedesca di elaborare un percorso che dall’installazione coinvolge la fotografia e l’assemblage. Il lavoro della Kutter mostra anche in questo caso una forma di resistenza alla vetrinizzazione, andando oltre l’apparenza della presentazione, destabilizzando le aspettative e aprendo a fertili inquietudini interpretative che coinvolgono lo spettatore.
Partendo dall’ambivalenza delle convenzioni del vedere l’arte di Susanne Kutter si fa segno della differenza, analizzando anche, con ammiccante malizia e tagliente ironia, concetti architettonici e soluzioni spaziali identificate come dispositivi di controllo o veicoli di autoritarismo.
Attraverso questo lavoro l’artista mette in questione i codici di comportamento individuali e collettivi, tra intimità psicologiche, processi di distorsione dei media ed eccentricità interpretative.